“Mio marito e la malattia. Non bisogna vergognarsi di avere il cancro”

Articolo pubblicato su La Repubblica

L’ARTICOLO Il cancro è un dono? I lettori rispondono a Nadia Toffa https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/10/23/news/non_bisogna_vergognarsi_di_avere_il_cancro-208499276/

Buongiorno direttore,

sono Maria Suppa, moglie di Faustino Pugliese e presidente dell’associazione a suo nome. Ho appena finito di leggere la lettera di una mamma sfortunata che comprendo pienamente.

Conosco il suo dolore, la sua rabbia verso chi giudica senza sapere, il suo sentirsi sola e abbandonata, la paura di ciò che sta vivendo, ma soprattutto del futuro incerto. Anche io ho vissuto tutto questo perché il tumore è entrato in casa mia portandosi via in nove mesi e all’età di 44 anni, la parte più bella di me, la persona che amo di più al mondo, mio marito Fausto. Leggo tanto e a volte troppo quando ci si imbatte in giudizi altrui colmi di cattiveria, superficialità, voglia forse di protagonismo in un discorso che per fortuna non appartiene a certi individui.

In un articolo di Concita De Gregorio “Ha il cancro e lo sposo” che parlava di noi, ho ricevuto tantissime risposte colme di insulti e giudizi perfidi. Avrei sposato secondo loro il mio Fausto dopo 17 anni di convivenza per percepirne la pensione. Dio sa quando lessi sul conto “pensione” la morte che ho sentito dentro. Quei pochi euro a rappresentare la mia famiglia; famiglia che non ho più. Lo stesso leggo su Nadia Toffa, Carolyn Smith e altri ancora. La prima perché con la parola dono ha solo voluto dire che ora vive la vita con più profondità, cercando di assaporarne ogni attimo, ogni espressione. Carolyn, invece, insultata perché non indossa una parrucca e la sua testa pelata fa scandalo, fa paura, vergogna…

Io mi inchino dinnanzi a queste persone e le ringrazio, perché è ammirevole ciò che stanno facendo. Aiutare chi vive la loro stessa situazione, spronandoli a combattere e a mostrarsi per come sono, con le loro lacrime e cicatrici, con le loro teste lucide e i visi pallidi.

Non bisogna vergognarsi di avere il cancro ma vergognarsi di vivere in una società fatta anche di mediocri individui, che con superficialità occupano spazio su questa terra non pensando poi che siamo tutti sulla stessa barca. Ho rabbia verso questa gente, verso chi punta il dito su chi vive la morte in ogni istante. Non sanno riconoscere la fortuna che hanno di svegliarsi al mattino assaporando il caffè e il sole che spunta senza pensare che forse quello è l’ultimo giorno per se stessi o per chi ami e ti sta accanto. Non sanno cosa c’è dietro al cancro. Non immaginano nemmeno che dietro i sorrisi, le parole scherzose e le attività più semplici, naturali e quotidiane che uno possa fare, c’è la paura!!! La paura di non esserci più!!!!

Nadia Toffa sai qual è il dono? Non essere come loro!!
Guerrieri NON MOLLATE MAI!!!!!!

P.S la nostra associazione sostiene anche i pazienti oncologici e le proprie famiglie. Contattateci. www.faustinopugliese.it